Recensione de "il filo avvelenato" di Laura Purcell
- multiversi.letterari
- 20 set 2021
- Tempo di lettura: 2 min

🖤Ci troviamo nella Gran Bretagna dell’ottocento tinteggiata da un aria cupa e gotica. Qui vediamo l’intrecciarsi delle vite delle nostre protagoniste Dorothea Truelove e Ruth Butterman, appartenenti a società e stili di vita opposti ma il quale destino le rende, inconsapevolmente, indispensabile l’una per l’altra.
🧠Difatti, Dorothea si dedica all’attività caritatevole presso le carceri, e visitandole ha modo di approfondire la sua passione per una branca della scienza nota come frenologia. Secondo la quale, la forma del cranio di una persona rivela le “attitudini” e le predisposizioni della stessa, come se il cranio cresca riflettendo l’anima che si va formando. E’ proprio durante una visita al carcere che Dorothea fa conoscenza con Ruth, facendosi raccontare tutte le vicende macabre che hanno segnato la sua vita e che, continuano a girarle attorno.

🌘Un libro tutto al femminile narrato in prima persona da Dorothea, dove si alternano vicende inerenti alla propria vita e i racconti macabri che Ruth le confida. Personalmente, ho apprezzato maggiormente la figura e la forza del personaggio di Ruth, delineata da contorni più vividi. Al contrario, Dorothea da durante il racconto l’impressione di un personaggio più canonico, capace di ribellarsi ma non particolarmente approfondito dall’autrice ( complice anche i dialoghi molto piatti e quasi predefiniti).
💭Tuttavia, ho molto apprezzato il libro, dove vengono messi in evidenza senza riserva gli orrori e le ingiustizie di quei tempi, come le lavoratrici venivano sfruttate e non pagate, il continuo sminuire della figura della donna definendola inopportuna ad un ruolo scientifico o più in generale, non casalingo. Un libro di forte impatto sociale che mi ha anche fatta pensare su quanto io sia fortunata, su quanti passi avanti sono stati fatti e quanti ancora ne occorrono.
“Se fossi stata maschio niente di tutto questo sarebbe accaduto […] Avrei potuto farmi strada nel mondo, difendere mia madre. Invece ho condiviso il fato di tutte le ragazze prive di mezzi: essere legate al lavoro, come un ago al filo”.
⭐️⭐️⭐️,5/5
-
Ringrazio il team di oscarvault e librimondadori per la copia digitale e la possibilità di leggerlo in anteprima!
Ringrazio anche le mie compagne di lettura , alla prossima ❤️
Comments