Persone normali di Sally Rooney
- multiversi.letterari
- 15 ott 2020
- Tempo di lettura: 2 min

“Persone Normali” di Sally Rooney è un piccolo romanzo che racconta il passaggio tra il liceo e università con annessi intrighi amorosi, ansia sociale, desiderio di apparire/ essere, appartenere a qualcuno, problemi psichici ed episodi di violenza. Nonostante tratti argomenti spinosi e delicati la lettura non appare pesante, in quanto, a mio parere, la Rooney non da “abbastanza spessore” ad essi, non scavando all’interno dei pensieri dei personaggi e non fornendo un quadro completo della loro psiche.
I due protagonisti, Marianne e Connel, si trovano in un limbo, in un continuo perdersi e ritrovarsi, attraversano una processo di decadimento e depressione, ma alla fine riescono a trovare un modo per portare avanti se stessi e dare un senso al quel qualcosa che li ha tenuti uniti.
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“Ormai era talmente esaurito e depresso che non aveva nemmeno la forza di reagire. Le cose gli succedevano, tipo le crisi di pianto, gli attacchi di panico, ma anziché scaturire da qualche parte dentro di lui sembravano piombargli addosso dall’esterno. Dentro non sentiva niente”.
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Nel libro vi è anche un focus sulle differenze di status sociale tra Marianne e Connell. E sulla diversa popolarità, dove nel periodo liceale Marianne era vista come emarginata dalla società scolastica per poi ribaltarsi la situazione nel periodo universitario:
“Marianne pensa, e non per la prima volta, che la crudeltà non ferisce soltanto la vittima, ma anche chi la perpetra, e forse in maniera più grave e definitivo”.
📌Concludendo, penso che la scrittrice sia riuscita nel suo intento di tenere il lettore attaccato alle pagine, poiché il libro si fa leggere essendo lo stile molto scorrevole e semplice. Ma, di contro avrei preferito se essa avesse scavato maggiormente nella psiche dei personaggi, trattando in maniera più chiara i problemi che essi attraversano, in quanto questi sono reali e la maggior parte degli studenti, e non, nella vita reale li prova.
⭐️⭐️,5 /5
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