Frankenstein di Mary Shelley
- multiversi.letterari
- 16 ott 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Shelley costruisce un romanzo con al centro la superbia dell’uomo, riassunta perfettamente nel sottotitolo: “Il moderno Prometeo”, capace di ribellarsi alle leggi stesse della natura e ai vincoli da essa imposti. Il dottor Frankenstein partendo da studi compiuti in giovane età sulla filosofia naturale, seppur smentita nel corso dei secoli dalla scienza, si dedica con anima e corpo al suo obiettivo di svelare al mondo i più profondi misteri della creazione. Il prodotto di questi esperimenti lo porteranno a praticare macabre pratiche circa sulla cucitura dei cadaveri, dando vita al Mostro: un Adamo ripudiato dal suo stesso creatore. Quest’ultimo ebbe subito pentimento per aver dato vita ad una simile creatura vivendo una vita infelice e tormentata.
“Fu in una cupa notte di novembre che vidi il coronamento delle mie fatiche. Con un ansia che somigliava ad un’angoscia, raccolsi attorno a me gli strumenti atti a infondere la scintilla di vita nell’essere inanimato che giaceva ai miei piedi”.
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La cosa che più mi ha colpita del romanzo è la psicologia dei personaggi ed in particolare i capitoli dove si entra in contatto con la più intima psiche del mostro. Ciò permette di empatizzare con entrambi i personaggi, pertanto prendere una posizione sarà ancor più difficile: perché se da un lato abbiamo il dottor Frankenstein avvilito e tormentato, dall’altro abbiamo i desideri “puri” di ricerca di accettazione da parte del Mostro. Il quale non si aspetta di essere accettato dall’essere umano se persino il suo creatore l’ha ripudiato.
“Sono una tua creatura, ricordalo: dovrei essere il tuo Adamo, e sono invece l’angelo caduto che tu hai allontanato dalla gioia senza colpa alcuna da parte sua. Dappertutto vedo beatitudine dalla quale io sono irrevocabilmente escluso”.
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📌La narrazione dell’opera è ben costruita e l’avvicinamento al punto focale della storia avviene gradualmente: il romanzo inizia con le lettere che il capitano Robert Walton scrive alla sorella durante un viaggio a scopo scientifico verso il polo nord, qui incontra casualmente Frankenstein. Il quale gli racconta tutta la sua vicenda, senza omettere i più macabri dettagli sul Mostro, permettendo così che venga tramandata. L’ambientazione e lo stile gotico rendono questo romanzo unico, attraverso una maestria e un uso del linguaggio impeccabile.
⭐️⭐️⭐️⭐️/5
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